TEMA: SPAZI DISMESSI PER RILANCIARE COMMERCIO E CITTÀ
Oscar Fusini, Direttore Ascom Confcommercio Bergamo
Le aree dismesse sono monumenti al degrado, ma il loro recupero va fatto salvaguardando i negozi di vicinato. La tendenza a convertire le aree industriali in strutture di media e grande superficie non ci piace: oggi non c’è più spazio per nuovi insediamenti di grandi dimensioni. È una battaglia da fare con Anci e con le amministrazioni provinciali regionali per far passare nell’agenda europea la salvaguardia delle piccole imprese commerciali e delle comunità.
Alberto Marchiori, Incaricato per le Politiche Ue di Confcommercio-Imprese per l’Italia
La rigenerazione non deve essere solo urbana ma anche economica, contemplando anche strategie di inclusione sociale. Il tema “Dare forma ai fondi” crea un collegamento funzionale per i territori con l’Europa. Per questo è importante esprimere buone pratiche e valutare casi concreti, incoraggiando lo scambio di idee tra le Confcommercio locali per stimolare la nascita di progetti di rivitalizzazione urbana.
Francesco Valesini, Assessore alla riqualificazione urbana del Comune di Bergamo
Il tema della riqualificazione è centrale in una città ad alta densità abitativa come Bergamo. L’amministrazione in questi anni si è dedicata a grandi interventi di rigenerazione urbana, mentre l’adozione della variante urbanistica ha permesso di elaborare nuovi paradigmi e di introdurre contenuti innovativi. In centro tanti edifici pubblici e direzionali non trovano destinazione. La nascita di strutture commerciali di valore può creare nuove occasioni di attrattività per il centro e per il commercio tradizionale.
Luca Tamini, Professore di Urbanistica del Politecnico di Milano
La forte competizione territoriale tra i formati distributivi ha accelerato l’obsolescenza delle superfici commerciali meno recenti, già scarsamente attrattive. In questo quadro, diventa sempre più rilevante il ruolo urbanistico che i servizi di prossimità e i medi e grandi contenitori urbani dismessi possono svolgere per costruire urbanità e qualità insediativa. I centri storici continuano a mantenere il loro appeal, come ben sanno i colossi della grande distribuzione e le stesse piattaforme virtuali che stanno aprendo esercizi di vicinato in Europa e negli Stati Uniti
Sul tema delle aree dismesse nelle strategie integrate di rigenerazione urbana, sono state presentate le esperienze dei progetti “Chorus Life” (ex OTE) e “LinkDistrict” di Bergamo, nonché le esperienze delle Confcommercio di Padova, Piacenza, Mondovì e Rovereto.
Luca Zanderighi, Professore di Marketing dell’Università degli Studi di Milano
La questione degli spazi dismessi è un problema di visione e di governance. C’è una crescente percentuale di negozi sfitti, che richiede un intervento deciso da parte delle istituzioni, a partire dalla Regione. I distretti del commercio possono avere un ruolo chiave nel recupero e nella rinascita degli spazi commerciali in cerca di riconversione.
Paolo Mora, Direttore Generale Sviluppo Economico Regione Lombardia
Regione Lombardia promuove con continuità e costanza azioni sui temi della valorizzazione e della rigenerazione urbana nel commercio da almeno 10 anni, con investimenti pari a circa 100 milioni di euro. Tra queste, lo strumento del Distretto del Commercio è stato importante per favorire la collaborazione tra comuni e imprese, ma oggi deve evolversi integrando aspetti che riguardano la fiscalità e la pianificazione territoriale. L’urbanistica deve dialogare con il commercio per organizzare un nuovo modo di fare impresa sul territorio per fare in modo che l’offerta commerciale torni in città, nei centri storici e nelle immediate periferie.
Sul tema della riattivazione degli spazi dismessi per la rivitalizzazione economica della città, sono state presentate le esperienze delle Confcommercio di Padova, Parma, Cremona, Mantova e Bassano del Grappa; nel dibattito è intervenuta anche ABI-CONF Amministratori Beni Immobili Confcommercio Professioni.